Davide Corritore, Presidente di MM Spa, è intervenuto stamane alla sessione di apertura del Festival dell’Acqua. “In questi mesi di Esposizione Universale abbiamo apprezzato e siamo rimasti tutti stupiti dall’avanzamento della ricerca e da alcune applicazioni pratiche che hanno segnato conquiste sino a poco tempo fa inimmaginabili. Ma come mettere a sistema questo patrimonio di conoscenze? Come non disperderlo? Come fare un passo in avanti perché Expo 2015 non resti solo una bella cartolina, un ricordo da tramandare ai posteri? La FAO ha annunciato a fine agosto che sarà sviluppato un nuovo portale di dati ad accesso libero il quale, utilizzando immagini satellitari, si vuole porre come obiettivo di aiutare i paesi con carenza idrica del Nord Africa e Vicino Oriente a gestire meglio la risorsa per generare un aumento della produttività della terra e la sostenibilità dei terreni agricoli.
E’ bene considerare come – fonti FAO – indicano come l’uso dell’acqua dolce del mondo per l’agricoltura si attesti al 70%; nei paesi in via di sviluppo questa percentuale giunge addirittura al 95%. Quanto compiuto da FAO è sicuramente un passo importante, ma come operatori che quotidianamente si confrontano con la gestione dei sistemi idrici integrati sappiamo che si può e si deve fare di più”.
“Si resta attoniti (e lo siamo tuttora) – ha proseguito Corritore – di fronte alle immagini di gente in fuga da guerre, violenze e persecuzioni religiose; bambini, donne e uomini che giungono sulle nostre coste europee cercando un approdo di libertà.
Dobbiamo aspettare che si scatenino guerre per l’acqua prima di intervenire? Già ora l’acqua –in diversi conflitti – viene utilizzata come strumento di pressione e violenza. Lo stesso Pontefice nella sua recente Enciclica ‘Laudato Sii’, dedicata allo sviluppo del Creato, ha voluto rimarcare come “l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale perché determina la sopravvivenza delle persone e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani”.
“Acqua e diritti umani: un connubio che spesso viene messo in discussione se l’accesso a una risorsa primaria come l’acqua è fonte di accaparramento di pochi. Vi sono casi nel mondo che devono farci riflettere: porzioni di fiumi acquistate da privati, fonti immense d’acqua a confine di stati del Sud America ora proprietà di un’unica famiglia…e gli esempi potrebbero continuare Sono queste situazioni di iniquità che devono trovare la giusta correzione. Petrolio blu, oro blu: sono alcuni dei sinonimi utilizzati nei nostri giorni per descrivere l’acqua”.
Il Prof. Veca, in apertura di questa manifestazione importante ha commentato la Carta di Milano dicendo che resta aperta ineludibilmente ad altri contributi. Sul tema dell’acqua per lo sviluppo del pianeta abbiamo, con ATO, realizzato un documento di supporto che diventerà parte integrante del patrimonio della Carta di Milano. In quel documento, pubblicato sui principali quotidiani, abbiamo indicato alcune attività concrete che vedranno MM impegnarsi sui temi dell’acqua. Tra questi, i principali, sono:
Sensibilizzare le nuove generazioni sul tema dell’acqua. L’attività didattica dovrà essere affiancata da una campagna innovativa sul web.
Raccontare l’innovazione tecnologica nella gestione e razionalizzazione dell’acqua. In quest’ottica, la diffusione dei saperi, diventa fondamentale.
Costruire i big data dell’acqua e mettere a disposizione di tutti le informazioni principali su tecnologie, politiche attive, best practices, ecc.
Il ruolo di MM, eccellenza europea nella gestione dei sistema idrico integrato di Milano, deve essere questo: monitorare, raccontare, diffondere know how. Siamo presenti al Festival dell’acqua con questo obiettivo e con questa forza.